Stipulare un mutuo ipotecario per l’acquisto o per la ristrutturazione della prima casa è sicuramente un costo gravoso. É possibile però detrarre, ai fini del calcolo Irpef, gli interessi passivi del nostro mutuo. Assieme a questi, è possibile detrarre anche gli oneri accessori come le commissioni per l’intermediazione bancaria, le spese per la perizia e l’istruttoria, gli oneri fiscali, le spese di registro, le spese catastali e ipotecarie e le spese notarili.
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Le detrazioni
Le detrazioni ammontano al 19% di quanto pagato per gli interessi passivi e per tutte le spese accessorie, fino ad un importo massimo di 4000 euro.
Ipotizziamo che la spesa sia pari a 2000 euro sugli oneri accessori e le spese aggiuntive, otterremo una detrazione di 380 euro. Se la spesa è di 4000 euro, la detrazione sarà di 760 euro. Se la spesa degli oneri accessori supera i 4000 euro, ad esempio spendiamo 5000 euro, la nostra detrazione sarà comunque di 760 euro, ovvero il 19% di 4000 euro.
Quali sono i requisiti
Per poter accedere alle agevolazioni occorre essere i titolari del contratto del mutuo in questione e anche essere i proprietari dell’immobile.
Nel caso in cui il mobile sia cointestato, è possibile ottenere una detrazione pari alla n-esima parte spettante. Se i cointestatari solo due, si otterrà una detrazione del 19% per un massimo di 2000 euro a cointestatario. E così via dicendo.
Per accedere alle detrazioni sopra menzionate occorre inoltre che il mutuo sia per un immobile indicato come abitazione principale. É possibile detrarre le spese per i mutui contratti entro il 1° gennaio 2001.
Detrazione interessi mutuo: Come funziona
Per poter ottenere la detrazione del 19% occorre che il contribuente compili, nel modello 730 della dichiarazione dei redditi, il quadro E dal rigo E7 al rigo E12, riempiendo gli appositi spazi. Si dovranno indicare le somme pagate, le spese passive, gli oneri accessori e le varie spese.
È possibile anche compilare il modello Unico, nel quadro RP, righi da RP7 a RP14.
Detrazione interessi mutuo: Quali documenti occorrono
I documenti da presentare per usufruire della detrazione al 19% sono: l’atto di acquisto dell’immobile, il contratto di mutuo, datato non oltre il 1° gennaio 2001 e la certificazione del proprio istituto di credito che attesti l’effettivo ammontare degli interessi pagati.
Se possibile, vale la pena allegare tutto ciò che possa accertare fiscalmente i vari versamenti delle spese e degli oneri accessori.
Conservate tutte le ricevute, quindi.
Non è necessario allegare i documenti alla documentazione 720 o al modello Unico, ma va conservata accuratamente in caso di controlli successivi da parte del fisco.
Quali detrazioni per il mutuo sulla prima casa
Per usufruire delle detrazioni sul mutuo ci sono alcune condizioni alle quali attenersi a delle condizioni particolari. L’abitazione deve essere indicata come principale, e non può rientrare nella categoria degli immobili di lusso. È obbligatorio che l’immobile sia ubicato nel comune dove l’acquirente ha la propria residenza.
Nel caso le condizioni siano soddisfatte, le imposte di diritto da versare sono del 2%, assieme ad una imposta ipotecaria fissa di 50 euro e un’imposta catastale fissa, anch’essa di 50€.
Sarà possibile quindi avere una detrazione del 20% del prezzo dell’immobile fino ad un massimo di 300 mila euro.
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