Farmaci generici, contengono lo stesso principio ad un prezzo più basso

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farmaci generici

Spesso i costi dei farmaci sono così elevati da essere insostenibili, ma per fortuna risparmiare è possibile grazie ai farmaci generici, che contengono lo stesso principio di quelli più costosi ma hanno un prezzo molto inferiore.

Vediamo di saperne di più su questi farmaci noti anche come farmaci equivalenti.

Farmaci generici: prestazioni uguali dei farmaci costosi

Curarsi è fondamentale per stare meglio e raggiungere il miglior grado di benessere possibile. Tuttavia, a volte non sempre i medicinali hanno costi accessibili e se non ci fossero dei sostituti curarsi sarebbe davvero molto complicato.

Infatti, proprio grazie ai farmaci generici è possibile assumere le giuste medicine per le varie patologie usufruendo delle stesse prestazioni.

I generici sono stati messi in commercio con il DL 323 del 1996 che ha modificato la legge 549 del 1955 e per ottenerli occorre sempre la prescrizione medica. In passato la definizione di generico è stata spesso associata a qualcosa di negativo, come se il farmaco generico fosse di qualità inferiore rispetto a quello di marca e quindi avesse anche meno efficacia.

Per evitare che questo potesse pregiudicarne l’utilizzo la legge italiana dal 2005 la legge italiana ha dato a questi farmaci la nuova definizione di equivalenti. Quindi, anche se cambia il packaging il principio attivo dei generici è uguale a quello dei farmaci di marca, decisamente più costosi, e ne contiene la stessa quantità, quindi è praticamente uguale.

Farmaci generici: costano meno e fanno risparmiare

Come mai questi farmaci costano meno di quelli di marca? Bisogna sapere che i farmaci equivalenti hanno costi inferiori perché quando un farmaco viene messo in commercio per la prima volta è coperto da brevetto.

Di conseguenza, l’azienda farmaceutica che lo ha sviluppato lo può commercializzare per 20 anni in esclusiva. Trascorso questo tempo il brevetto però scade e il altre aziende autorizzate possono distribuirlo con un nome chimico generico.

Ecco perché bisogna sottolineare che i farmaci generici o equivalenti non sono farmaci di serie b, ma corrispondono a quelli di marca perché hanno la stessa quantità di principio attivo. Le sole differenze tra i farmaci sono il nome diverso e il fatto che quelli equivalenti costano molto meno.

Quanto si risparmia con i farmaci equivalenti

Acquistare farmaci equivalenti al posto di quelli di marca permettere di ottenere un risparmio che va dal 20 al 50%. Un esempio chiaro ed evidente è dato dal farmaco Moment, che può essere sostituito con l’equivalente Ibrupofene assumendo lo stesso identico principio attivo, con la differenza che quest’ultimo costa la metà.

In genere è il medico curante che indirizza il paziente all’acquisto dei farmaci equivalenti, oppure il farmacista, che può consigliare al cliente quello generico in sostituzione di quello originale.

Può essere anche lo stesso cliente a chiedere al farmacista di avere il farmaco equivalente al posto di quello di marca, a meno che il medico non lo abbia espressamente vietato nella ricetta.

Per sapere se esiste un farmaco equivalente a quello che si sta assumendo è possibile consultare dei siti appositi come sito www.equivalente.it.

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