Inquinare meno con gli erogatori di acqua

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erogatori di acqua

Un erogatore di acqua è un dispositivo adatto per uffici, mense, scuole e ristoranti, che fornisce ogni giorno tutta l’acqua che si desidera: buona, leggera, fresca o calda, e addirittura leggermente frizzante.

Il suo utilizzo nel quotidiano favorisce un minore impatto ambientale per chiunque frequenti l’ufficio. Perché semplicemente permette di sfruttare l’acqua dell’acquedotto, evitando l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica e riducendo così gli scarti prodotti ogni giorno.

Rispettare l’ambiente usando meno plastica

Questa questione è ormai particolarmente sentita da molti, che in casa come in ufficio preferiscono utilizzare una borraccia in alluminio, riutilizzabile all’infinito e lavabile, al posto delle classiche bottiglie in plastica per l’acqua. Nella borraccia però spesso si mette l’acqua della bottiglie presa a casa, oppure acqua dell’acquedotto.

Quest’ultima purtroppo non è sempre buona e leggera; la presenza di calcare, di cloro e di minime parti di inquinanti o di sostanza che le conferiscono un cattivo sapore sono all’ordine del giorno. Il problema si risolve installando in ufficio un erogatore acqua. Questo dispositivo permette di rimuovere dell’acqua il calcare e qualsiasi sostanza che ne alteri il gusto o l’odore.

Il risultato è un’acqua buona e piacevole da bere, disponibile a volontà premendo un piccolo pulsante.

Come funzionano gli erogatori di acqua

Gli erogatori di acqua si collegano direttamente alla rete idrica e possono fornire acqua fresca, calda o frizzante. In commercio se ne trovano diversi modelli, che funzionano però più o meno tutti nella medesima maniera. Sostanzialmente sono muniti di filtri, attraverso i quali viene fatta passare l’acqua della rete idrica, per ottenere un liquido più piacevole da bere e più buono.

Per la manutenzione ci si rivolge direttamente all’azienda che installa l’erogatore, che si impegna anche a sostituire il macchinario in caso di guasto; alcune aziende offrono questo servizio 24 ore al giorno, in modo che in azienda sia sempre disponibile tutta l’acqua da bere che si desidera.

Inquinare meno producendo meno scarti

Il segreto per inquinare meno sta soprattutto nel produrre meno scarti; in ufficio ogni giorno capita di produrre scarti di varia natura, soprattutto correlati all’utilizzo di contenitori usa e getta.

L’utilizzo dell’erogatore va contro tendenza rispetto al comportamento egli anni passati, perché favorisce l’utilizzo di contenitori lavabili e riutilizzabili. Con un bicchiere in vetro, una tazza in ceramica o una borraccia in alluminio si beve ogni giorno tutta l’acqua che si desidera, limitando la produzione di rifiuti.

La plastica si può certo riciclare, ma questa attività non è priva di fattori inquinanti. Per riciclare le bottiglie di plastica è infatti necessario utilizzare dell’energia; inoltre nel processo si producono spesso delle materie plastiche che possono essere sfruttate solo per alcuni scopi, non sono quindi più identiche alla plastica vergine originaria.

Non solo, si deve anche considerare l’inquinamento prodotto con il trasporto e lo stoccaggio delle enormi quantità di bottiglie di acqua in plastica che in un ufficio si consumano annualmente.

Scegliere il giusto erogatore

Come dicevamo esistono in commercio diversi modelli di erogatore, ogni ufficio dovrebbe scegliere quello più adatto. Fermo restando che la produzione di acqua buona è costante nel tempo, ci sono modelli con più ugelli per spillare l’acqua, così come piccoli erogatori compatti, che si possono comodamente installare all’ingresso di un ufficio, o nella sala mensa di una piccola realtà.

Per chi preferisce la massima sicurezza in ogni situazione sono disponibili anche erogatori con pannello no touch, che evitano il dilagare di virus e batteri, limitando il tocco del dispositivo.

L’acqua che esce dall’erogatore è invece sempre sicura, qualsiasi modello si scelga, anche perché all’interno sono presenti dei sistemi di igienizzazione dell’acqua e dei filtri.

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