
Pericolo nei rossetti: contengono sostanze nocive - casalive.it
Ci sono rossetti che possono rivelarsi pericolosi per la salute perché contengono sostanze tossiche: ecco a cosa fare attenzione.
L’uso quotidiano del rossetto è un’abitudine consolidata per molte donne, ma recenti ricerche hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza di questo prodotto di bellezza. Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Berkeley, chi utilizza frequentemente il rossetto può ingerire, senza rendersene conto, una quantità sorprendente di prodotto nel corso della propria vita, pari a quasi un chilo. Questo dato emerge dall’analisi delle abitudini quotidiane: si stima che una persona possa ingerire tra i 24 e gli 87 milligrammi di rossetto al giorno, il che equivale a circa 2 chili in un’intera vita, un quantitativo che mette in allerta.
Ingredienti potenzialmente dannosi nei rossetti
Ma cosa si cela realmente dietro questa abitudine apparentemente innocua? Oltre ai pigmenti e agli agenti idratanti, il rossetto può contenere ingredienti sorprendenti e potenzialmente dannosi. Tra questi, le squame di pesce, utilizzate per conferire al prodotto un effetto perlato e luminoso, sono particolarmente inquietanti. La guanina, un cristallo ricavato dalle squame di pesce, è uno di questi additivi che, seppure approvato, solleva interrogativi etici e di sicurezza. La presenza di questo ingrediente è un chiaro esempio di come i cosmetici possano nascondere componenti di origine animale che molte persone potrebbero preferire evitare.
Un’indagine condotta da Greenpeace nel 2021 ha rivelato che i rossetti sono tra i prodotti cosmetici più contaminati da microplastiche, classificandosi al secondo posto dopo i mascara. I microgranuli di plastica, spesso utilizzati anche nei rossetti, rappresentano una seria minaccia per l’ambiente, poiché non solo si accumulano nel ciclo alimentare marino, ma possono anche penetrare nel nostro organismo. Le normative europee attualmente non vietano l’uso di tali sostanze nei rossetti, creando una lacuna normativa che potrebbe rivelarsi pericolosa per la salute dei consumatori.

Un altro aspetto critico riguarda la presenza di derivati del petrolio, come il petrolatum e la paraffina, che sono spesso utilizzati per migliorare la texture del prodotto. Questi ingredienti, derivati dalla raffinazione del petrolio, possono essere tossici se ingeriti in grandi quantità. Sebbene le normative europee stabiliscano limiti sulla quantità di metalli pesanti come piombo e cadmio nei cosmetici, esiste ancora il rischio rappresentato dai prodotti provenienti da paesi con normative meno severe. L’Istituto Superiore di Sanità ha messo in guardia su come l’esposizione ripetuta a questi metalli potrebbe avere effetti nocivi, inclusi disturbi neurologici e problemi di sviluppo nei feti.
Inoltre, l’uso di siliconi nei rossetti, progettati per rendere le labbra più lisce e lucide, ha sollevato preoccupazioni ambientali significative. Questi composti chimici non sono biodegradabili e tendono ad accumularsi, inquinando i corsi d’acqua e il suolo. La crescente consapevolezza riguardo agli effetti negativi dei siliconi ha portato l’Unione Europea a raccomandarne un uso sempre più limitato.
La bellezza e la consapevolezza
Non possiamo dimenticare i rossetti glitterati, molto apprezzati da adolescenti e giovani donne. Spesso, i brillantini utilizzati in questi prodotti sono realizzati con microplastiche, che non solo inquinano l’ambiente, ma possono anche rappresentare un pericolo per la salute se ingeriti. La combinazione di ingredienti potenzialmente tossici solleva interrogativi sulla sicurezza di un prodotto che, sebbene amato, non è progettato per essere consumato.
Nonostante queste preoccupazioni, il rossetto continua a rimanere un simbolo di bellezza e autoconfidenza. Secondo studi condotti dalla Edith Cowan University in Australia, l’applicazione di rossetto non solo migliora l’aspetto estetico, ma contribuisce anche ad aumentare la sicurezza personale. Per ridurre i rischi legati all’uso del rossetto, si consiglia di prestare attenzione all’etichetta e di optare per prodotti di qualità, preferibilmente naturali e biologici.