
Rivolgiti al CAF per la pensione anticipata - (casalive.it)
In questo momento storico è possibile richiede la pensione di vecchiaia prima dei 67 anni. Ecco la procedura da seguire
In Italia, l’età legale per l’accesso alla pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni, a condizione che il lavoratore abbia maturato almeno 20 anni di contributi previdenziali. Tuttavia, non tutti sono obbligati ad attendere questa soglia: esistono infatti diverse modalità che permettono di andare in pensione prima, in base a requisiti particolari legati alla carriera lavorativa, alla categoria professionale o ad altre condizioni specifiche.
Come vedremo, sebbene la regola generale preveda il pensionamento a 67 anni, il sistema previdenziale italiano offre numerose alternative per chi desidera o ha necessità di ritirarsi prima dal lavoro. Conoscere tutte le opzioni disponibili è il primo passo per prendere decisioni consapevoli e costruire una transizione serena verso la pensione.
Pensione anticipata: cosa sapere
Una delle principali vie per lasciare il lavoro prima dei 67 anni è rappresentata dalla pensione anticipata ordinaria. Questa misura consente di accedere al pensionamento indipendentemente dall’età anagrafica, basandosi esclusivamente sugli anni di contribuzione. Per gli uomini sono richiesti 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre per le donne la soglia è leggermente inferiore: 41 anni e 10 mesi. Va considerata anche una finestra mobile di tre mesi: il lavoratore, una volta maturati i requisiti, dovrà attendere tre mesi per ricevere il primo assegno pensionistico.

Chi ha cominciato a versare contributi dopo il 1° gennaio 1996 ha a disposizione un’altra opzione: la pensione anticipata contributiva. In questo caso, i requisiti sono più articolati. Sono richiesti almeno 64 anni di età e 20 anni di contribuzione effettiva. Inoltre, l’importo dell’assegno maturato deve essere pari ad almeno tre volte l’importo dell’assegno sociale (circa 1.616 euro al mese nel 2025).
Per le donne con figli sono previste delle agevolazioni: il requisito economico viene abbassato a 2,8 volte l’assegno sociale per chi ha un figlio e a 2,6 volte per chi ne ha due o più. Si segnala inoltre che a partire dal 2030 l’importo minimo richiesto aumenterà, passando a 3,2 volte l’assegno sociale.
Un ulteriore canale di accesso alla pensione anticipata riguarda coloro che svolgono lavori gravosi o usuranti. In questi casi, l’età pensionabile viene bloccata ai livelli precedenti agli adeguamenti alla speranza di vita, permettendo di accedere alla pensione già a 66 anni e 7 mesi. I lavori gravosi comprendono, ad esempio, gli addetti alla cura delle persone non autosufficienti, i lavoratori dell’edilizia pesante, gli autisti di mezzi pesanti e molte altre professioni caratterizzate da un notevole impegno fisico.
Un altro importante vantaggio è riservato alle lavoratrici madri. Per ogni figlio avuto, è previsto uno “sconto” sull’età pensionabile pari a quattro mesi, fino a un massimo di 16 mesi in caso di quattro o più figli. Questo significa, ad esempio, che una donna con quattro figli potrebbe andare in pensione già a 65 anni e 8 mesi, anticipando così sensibilmente l’uscita dal mondo del lavoro rispetto ai 67 anni standard.
La possibilità di accedere alla pensione prima dei 67 anni dipende da diversi fattori: gli anni di contribuzione, la data di inizio dell’attività lavorativa, il tipo di lavoro svolto e il percorso personale. Proprio per questo, è fondamentale valutare attentamente la propria posizione contributiva. È consigliabile rivolgersi a un consulente previdenziale o agli sportelli dell’INPS, in modo da ricevere informazioni precise e aggiornate, e poter così pianificare al meglio il proprio futuro pensionistico.