L’impermeabilizzazione tetto non è certo un intervento di poco conto, ma al contrario, necessiterà di grande attenzione e di un impegno totale da parte degli addetti ai lavori, che sicuramente potranno vantare anche strumenti importanti ed estremamente precisi, che non solo avranno il compito di fornire un valido aiuto, ma anche di ridurre i tempi ed i margini di errore.
Chiaramente, l’impermeabilizzazione tetto può variare in base a diverse situazioni, quindi non sempre è indicata, ma quando ci sono tutti i presupposti per agire diviene importante farlo in modo ottimale, tenendo conto di tutti i fattori che ci si presenteranno.
Prendiamo l’esempio di un tetto piano che tutto sommato non è ancora in condizioni disastrose, dunque ci permetterà di salvare il salvabile, a partire ad esempio dal vecchio manto che si potrà utilizzare, con tutte le relative accortezze, come strato inferiore a quello nuovo che andremo a piazzare.
In una situazione del genere, la nostra impermeabilizzazione tetto potrebbe essere il risultato di alcuni interventi, a cominciare ad esempio dalla rimozione della membrana, se questa è chiaramente danneggiata o logorata, ma non solo, perchè sarà possibile eliminare anche l’isolante che si trova proprio al di sotto di quelle che sono le membrane esistenti. Proprio in quest’ultimo caso, esso dovrà essere eliminato se esso non sarà più in grado di svolgere quello che è il suo ruolo principale, ma non solo, potrà essere asportato anche se presenta deformazioni e parti ormai logorate, oppure se risulta essere inumidito.
Al contrario, nel nostro intervento di impermeabilizzazione tetto, potremo salvare alcuni elementi, come ad esempio la membrana, a patto che si mostri in buone condizioni, così come potremo conservare anche l’isolante, a patto che anch’esso sia in buono stato, oppure che non contenga acqua o ancora che non vada in qualche modo a compromettere la reale impermeabilizzazione della struttura sulla quale stiamo effettuando i lavori.
