Come tagliare i costi in bolletta e migliorare l’isolamento acustico

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infissi e prestazione energetica

La sostituzione di porte e finestre può rappresentare un’ottima occasione per riuscire finalmente a tagliare la bolletta energetica, unendosi alla possibilità di migliorare il comfort abitativo attenuando al massimo o addirittura escludendo i rumori provenienti dall’esterno. Non va poi dimenticato che la prima cosa che viene osservata da chi si reca in visita ad un’abitazione messa in vendita sono proprio gli infissi.

L’adozione  di serramenti moderni, caratterizzati da prestazioni di rilievo in quanto a isolamento termico, non solo consente di ottenere larghi risparmi, ma anche di maturare il diritto da usufruire dell’ecobonus, ovvero della detrazione fiscale del 65%, tale da rendere la spesa per gli infissi un vero e proprio investimento. Al proposito va ricordato come per avere diritto all’incentivo l’intervento debba configurarsi in qualità di sostituzione o modifica di elementi già esistenti (in pratica non è necessaria una nuova installazione) e che le nuove porte e finestre devono andare a delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati. Inoltre è necessario un valore di trasmittanza termica (Uw), tra gli 1,6 W/m²K per la zona climatica più fredda, la F,  e i 3,7 W/m²K della zona più calda, la A .

Prestazione energetica degli infissi, come regolarsi?

Per raggiungere prestazioni di livello, il mercato propone una lunga serie di soluzioni tecnologiche che vengono  solitamente classificate in base al vetro utilizzato e al tipo di infisso. La scelta per quanto riguarda il materiale viene solitamente ristretta agli infissi in legno, alluminio p pvc (polivinile di cloruro), i quali presentano pregi e difetti che vanno attentamente considerati e messi a confronto con le proprie esigenze, prima di adottarli. Il vetro può invece essere, in ordine crescente di costi e prestazioni energetiche:

1) tradizionale stratificato, doppio o triplo;
2) a controllo solare, il quale permette di ridurre i carichi termici da radiazione solare e che può essere riflettente o selettivo;
3) basso emissivo, soluzione ancora relativamente poco diffusa in grado di ridurre gli scambi di radiazioni con l’esterno tramite un sottile film metallico.

infissi e isolamento acustico

Va comunque specificato che l’adozione di finestre con un buon isolamento termico ha tempi di rientro dell’investimento molto più lunghi nei confronti di altri lavori incentivati, con un pay back time fissato intorno ai 20 anni, più del doppio dei 6/9 necessari per rientrare dell’investimento effettuato con un impianto solare termico. Il risparmio che si ha ad esempio nel caso di un’abitazione da 100 metri quadrati su cui si intervenga per 8 finestre e 2 porte finestre scegliendo serramenti in legno e doppio vetro, con 2 W/m²K di trasmittanza, si aggira intorno ai 2-300 euro all’anno, con una spesa che va ad attestarsi intorno a 10mila euro.

Va poi ricordato che anche l’acustica può essere oggetto di un miglioramento esponenziale, con infissi adeguati. Per quanto concerne questo aspetto del comfort abitativo, esso deve essere quantificato tramite un preciso parametro, il potere fonoisolante aereo (Rw): più alto è il valore, espresso  in decibel, maggiore è l’isolamento.

Sono gli esperti a spiegare come le prestazioni acustiche dei serramenti vanno ad aumentare con lo spessore delle lastre di vetro, in conseguenza del fatto che il potere fonoisolante è proporzionale alla massa. Le prestazioni migliori, però, si hanno nelle finestre con vetrocamere asimmetriche, ovvero quelle dotate di due lastre con spessori diversi, dipendendo anche dal tipo di costruzione e dalla messa in posa.

Se un serramento di buona qualità non viene posato nel modo più adeguato può perdere gran parte delle sue peculiarità.

Va infine ricordato che una scelta errata a livello acustico può comportare danni fisici per l’utente, con conseguenze penali sia per il progettista che per l’installatore.

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