Ora l’UE misura la sostenibilità degli edifici con Level(s)

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efficenza energetica

Quando si parla di sostenibilità degli edifici, solitamente ci si riferisce all’efficienza energetica, una voce molto importante, che però non esaurisce il discorso, come del resto si può dedurre dalla nuova proposta Ue tesa a supportare il comparto edile.
La Commissione europea ha infatti dato inizio alla fase pilota di Level(s), il quadro volontario di riferimento che è stato appositamente congegnato al fine di offrire a tutti gli stati dell’Unione Europea uno strumento in grado di dare impulso alla trasformazione della filiera dell’edilizia e di avviarla verso scelte sostenibili, che potrebbero rivelarsi molto importanti anche per la ripresa del settore. E’ stato Hermenu Vella, commissario europeo per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, a spiegare come Level(s) possa contribuire non poco alla costruzione di edifici più sostenibili lungo tutto il vecchio continente,  facilitando in tal modo una proficua transizione verso il concetto di economia circolare. Lo stesso Vella ha poi ricordato come si tratti di uno strumento di comunicazione in grado di segnare un importante passo in avanti verso un settore edile europeo non solo più efficiente, ma anche più competitivo.

sostenibilità degli edifici

Cos’è Level(s)

 

Level(s) è stato concepito con il preciso fine di creare un linguaggio comune a livello europeo nel campo della sostenibilità degli edifici, e connettere il settore edile al concetto di economia circolare. La sua redazione può essere considerata il frutto di una approfondita consultazione che ha coinvolto industria, istituzioni ed enti pubblici e privati. Si basa sull’utilizzo di indicatori relativi agli aspetti principali della prestazione di un edificio, tra cui le emissioni di gas serra, il ciclo di vita dei materiali, l’uso efficiente delle risorse idriche, la salubrità e comodità degli spazi, l’adattamento e la resilienza ai cambiamenti climatici, il costo e il valore dell’intero ciclo di vita dell’edificio.
Va precisato come ognuno degli indicatori di sostenibilità in questione sia stato concepito al fine di collegare l’impatto delle costruzioni alle priorità indicate dall’Unione Europea in termini di economia circolare, con il preciso scopo di creare un linguaggio comune in grado di supportare la realizzazione di edifici sostenibili, andando ben oltre il semplice dato riguardante il solo consumo di energia, che ha avuto sinora una importanza centrale.

La costruzione sostenibile come norma

 

Se la costruzione sostenibile era stata sino ad oggi una aspirazione, con Level(s) sembra destinata a diventare una vera e propria regola, tanto da spingere autorevoli osservatori a pronunciare il loro favore verso il nuovo quadro di riferimento. A partire da James Drinkwater, direttore della rete regionale europea del World Green Building Council, che non ha esitato a spezza una lancia a favore di questo vero e proprio sportello informativo virtuale, nel quale vede un segnale molto chiaro inviato al mercato in modo da invitarlo a considerare l’ecosostenibilità degli edifici non più in termini di nicchia, come è accaduto sinora.

costruzione sostenibile

Una vera svolta

 

Se l’obiettivo comune di costruire edifici a energia zero (o quasi) in tutto il continente europeoha fatto da sprone al settore in un momento molto difficile causato da una congiuntura economica disastrosa, la nozione comune di sostenibilità edilizia che viene sospinta da Level(s) potrebbe in effetti dare un ulteriore impulso al settore.
Intanto inizia il periodo sperimentale di Level(s), rivolto ai promotori europei di progetti immobiliari e destinato a durare sino al 2019. Il prossimo appuntamento istituzionale previsto è quello che vedrà Bruxelles ospitare dal prossimo 4 dicembre la Commissione, per un seminario teso ad approfondire la tematica da parte delle realtà interessate, che avrà luogo dopo la pubblicazione di due relazioni tecniche di orientamento.

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