La selezione del tetto in legno deve sempre partire da un’attenta analisi strutturale dell’edificio, della sua posizione territoriale e delle caratteristiche climatiche del territorio in cui và ad inserirsi. Oltre a rispondere alle esigenze di durata nel tempo ed economiche, vanno valutate anche attentamente le esigenze estetiche e termiche determinate dalla temperatura e dal clima.
Il legno per il tetto è una risorsa millenaria che si integra perfettamente con la moderna architettura, in modo funzionale ed a alto contenuto estetico. Le sue caratteristiche di leggerezza, duttilità e resistenza alle sollecitazioni esterne ne fanno un materiale di primordine per qualsiasi tipologia di costruzione.
Il tetto in legno, con il suo calore e la sua bellezza, conferisce agli edifici maggiore pregio e valore. I tetti in legno sono garanzia di comfort, eleganza e rispetto per l’ambiente.
Questo tipo di copertura infatti consente un notevole risparmio energetico per la tua casa. Da semplice copertura in legno, il tetto si è trasformato in un componente cui è richiesto di garantire il maggior grado possibile di confort abitativo invernale ed estivo
La selezione dei legnami per il tetto deve essere fatta con la massima attenzione, e la lavorazione ed il trattamento devono rispondere a specifiche metodologie di lavorazione.
Esistono sul mercato diverse tipologie di legnami; quelli maggiormente utilizzati si possono riassumere in:
Indice dei Contenuti
ABETE BIANCO
Molto comune in Europa, dove cresce in tutte le regioni centrali e meridionali, molto diffuso sulle Alpi e sugli Appennini, è un albero imponente ed attraente, alto fino a 50 metri. La sua fibra è di colore bianco. L’abete rosso si distingue per la sua forma regolare e la fibratura diritta e con poca nodosità; si lavora bene sia con utensili manuali che con macchine; tiene bene i chiodi e si tinge ed incolla facilmente. Stagiona rapidamente e bene, con poca tendenza a fendersi e si muove poco al variare, entro certi limiti, delle condizioni di umidità ambientali.
LARICE
E’ un albero europeo con rami che si stendono verso il basso per poi rivolgersi verso l’alto, allo stato selvatico arriva fino a 35 metri d’altezza; rossiccio con venature più scure, elastico, resiste al tarlo e all’umidità, ma durante la stagionatura può presentare fessurazioni longitudinali.
Il legno di larice non presenta particolari difficoltà alla segagione, tranne il caso in cui la resina, particolarmente abbondante, provochi delle incrostazioni alle lame. Stagiona lentamente con tendenza a svirgolare e a spaccarsi, ma una volta stagionato, in opera muove poco.
DOUGLAS
Elegante conifera, tra le più alte in Europa, fino a 50 metri, prevalentemente usata come legname da costruzione; il Douglas (come viene definito) è un ottima specie legnosa adatta a coprire luci di notevole importanza per il legno massiccio.
Legno di facile lavorazione essica rapidamente senza svirgolarsi o fessurarsi troppo. Messo in opera muove poco.
ROVERE
Si trova in tutta l’Europa, estremamente variabile per forma e dimensioni, di color giallo-bruno con striature giallo oro; è legno duro, compatto, pesante, ottimo per le realizzazioni esterne grazie alla sua resistenza agli agenti atmosferici.
Grande importanza riveste la parte di progettazione; vengono fatti i rilevamenti in cantiere mediante un sopralluogo e riportati i dati su programmi di progettazione 2D e 3D. sulla base delle indicazioni fornite si selezionano la sezionatura delle travi e le misurazioni di taglio con angolazione e inclinazione precisa.
Il tronco grezzo subisce diverse lavorazioni in funzione della tipologia di risultato che si vuole ottenere.
Uso fiume:
E’ ricavato direttamente dal tronco tramite una squadratura-smussatura che parte dalla base del tronco fino alla punta, ne mantiene la sezione parallela e ha un’ottima resistenza meccanica.
Uso Trieste:
E’ ricavato direttamente dal tronco tramite una squadratura che segue la conicità del legno, con smussatura su tutta la lunghezza partendo dalla base fino alla punta. Viene intaccata solamente la parte superficiale delle fibre, in modo da mantenere maggiore resistenza
4 fili:
Legno squadrato a spigolo vivo, utilizzato principalmente in edilizia per travatura portante, tavolame e listellatura. Questo tipo di lavorazione prevede una squadratura su tutti i 4 lati della trave con spigoli a 90°.
Scortecciatura:
Consiste nell’asportazione della corteccia dal tronco effettuata avvalendosi di una macchina specifica (scortecciatrice).
Piallatura: consiste nel rendere la superficie del legno più liscia e viene effettuata avvalendosi della piallatrice.
Sagomatura:
Consiste nel realizzare una lavorazione in testa alla trave con possibilità di personalizzazione.
Smusso:
Consiste nel personalizzare lo spigolo del legno lavorato 4 fili e può essere diritto o irregolare.
Sabbiatura:
Consiste nel conferire al legno un aspetto antichizzato.
Cordone alla piemontese: consiste nel realizzare un motivo nello spigolo della trave per renderlo esteticamente più piacevole.
Verniciatura: consiste nel trattare le superfici lignee con impregnanti a base di solvente o naturali. La procedura viene effettuata a pennello o con un macchinario di ultima generazione che garantisce un effetto omogeneo. Il colore è a scelta del cliente.
LEGNO LAMELLARE
Materiale prodotto dall’uomo con l’incollaggio di tavole di legno. E’ quindi un materiale composito, costituito essenzialmente di legno naturale di cui mantiene i pregi, ma è anche un prodotto nuovo, realizzato su scala industriale, che attraverso il procedimento tecnologico annulla i difetti propri del legno massello. E’ possibile produrre tetti in legno con elementi di forma e dimensione volute, senza i limiti derivanti dalla dimensione dell’albero.
L’utilizzo del legno lamellare ha portato notevoli vantaggi nella costruzione delle coperture il legno:
Economico:
ottimizza l’uso di una risorsa naturale di per sé povera.
Affidabile:
L’intero processo produttivo segue una fase di lavorazione costantemente monitorata. Il risultato è un prodotto dalle prestazioni certificate.
Innovativo:
Le tecniche di progettazione, lavorazione e assemblaggio sono in evoluzione e offrono sempre nuove possibilità in termini di fattibilità e di contenimento dei costi.
Resistente:
le prestazioni del legno lamellare ai fini strutturali sono molto simili a quelle dell’acciaio.
Leggero:
il peso specifico inferiore ai 500 chilogrammi al mc, contro, ad esempio, i 2.200-2.500 del cemento armato e i 7.800 dell’acciaio.
Di aspetto gradevole, perché il materiale viene selezionato anche sotto l’aspetto estetico per essere presentato, in tutta la sua naturalezza, compatto e privo di difetti.
Facilmente lavorabile: tanto in stabilimento quanto in cantiere, può essere forato, tagliato, fresato e piallato con grande semplicità.
Curvabile:
Durante l’incollaggio le lamelle possono essere curvate ed ottenere forme moderne e gradevoli.
Assemblabile a secco:
Le giunzioni della struttura in legno lamellare si realizzano quasi sempre a secco; in questo modo la posa in opera, oltre a garantire pulizia del cantiere. consente anche di risparmiare.
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