Imposta ipotecaria: che cos’è, quando si paga e come si calcola

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imposta ipotecaria

L’ imposta ipotecaria è un tributo, in genere di piccola entità, previsto dall’ordinamento italiano, inserito nell’ambito dei trasferimenti immobiliari e, più in generale, delle trascrizioni di un qualsiasi atto nei pubblici registri. Ecco di che cosa si tratta, quando e come si paga, come si calcola e chi rivolgersi per farsi aiutare nell’espletamento di questa incombenza.

 

Imposta ipotecaria: cosa è

L’imposta ipotecaria è una tassa che ha per oggetto le formalità di trascrizione, rinnovo, annotazione e iscrizione di un atto nei registri immobiliari (molto banalmente, le conservatorie). E’ una delle tante tasse che, per esempio, va corrisposta quando si acquista un immobile, lo si riceve mediante donazione o successione. Altri casi in cui l’imposta ipotecaria va versata sono le iscrizioni di ipoteca e la costituzione di usufrutto.

Imposta ipotecaria: quando si paga

In tutti i casi sopradescritti, l’imposta ipotecaria rappresenta un tributo obbligatorio. Esistono però due eccezioni. Per esempio, quando l’iscrizione dell’ipoteca avviene in un contesto creditizio, ovvero quando è collegata a un mutuo. In questo caso, viene corrisposta una imposta sostitutiva, che comprende questa e altre tasse.

Un’altra eccezione riguarda le donazioni e le successioni verso Onlus ed enti pubblici come Stato, Regioni, Province, Comuni etc. Nella fattispecie, non solo si è esentati dal pagamento dell’imposta ipotecaria, ma essa non è sostituita da nessun’altra tassa.

In realtà, non è sempre il cittadino a corrispondere direttamente il tributo. In occasione dei rogiti notarili, a espletare questa incombenza è infatti il notaio.

In tutti gli altri casi, ovvero quelli che prevedono il pagamento in prima persona da parte del contribuente (per esempio le dichiarazioni di successione), lo strumento principale è il modello F24. Lo si compila e si paga il dovuto presso uno sportello bancario (o anche da casa, usufruendo dei servizi online). Nello specifico, il codice tributo relativo all’imposta ipotecaria è 1530.

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Imposta ipotecaria: come si calcola

La questione del quanto è abbastanza complessa. Di base, l’imposta ipoteca è pari al 2% del valore dell’immobile oggetto dell’iscrizione. Si apprezzano però alcune eccezioni.

  • Acquisto di immobili non di lusso da privato. In questo caso, l’imposta ipotecaria viene corrisposta in misura forfettaria ed è pari a 50,00 €
  • Acquisto di immobili non di lusso da una impresa. Anche in questo caso l’imposta ipotecaria è forfettaria ma è pari a 200,00 €.

Imposta ipotecaria: a chi rivolgersi

Se state acquistando una abitazione, a calcolare e a pagare l’imposta ipotecaria è direttamente il notaio. Dunque, è sufficiente rivolgersi a un buon notaio per espletare in maniera rapida e indolore questo adempimento.

Se invece state curando un trasferimento di proprietà che non necessita di un pubblico ufficiale (categoria a cui il notaio appartiene), come una successione, allora dovete calcolare l’imposta in modo autonomo. In questo caso, potete passare la palla direttamente a un commercialista o farvi aiutare dal personale dell’Agenzia delle Entrate.

Se invece cercate informazioni ancora più approfondite sull’imposta ipotecaria e su altri tributi legati all’acquisto, alla cessione e alla ristrutturazione di immobili, potete fare riferimento al sito Ristrutturare-casa.org, che si caratterizza per completezza e facilità di comprensione.

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