I bambini della nuova generazione difficilmente sanno cosa significhi tornare a casa tutti sporchi di erba o fango, con le ginocchia o i gomiti sbucciati dopo ore corsa dietro ad un pallone per strada o giocando a nascondino nel parchetto dietro casa. “Al tramonto a casa” diceva mamma, frase che i piccoli di oggi non sanno nemmeno cosa vuol dire, purtroppo…
E’ palese che un oggetto come uno smartphone possa essere considerato di maggiore interesse per un bambino o ragazzo che sia, perché offre una molteplice quantità di svaghi e non risulta mai monotono come potrebbe esserlo correre tutto il giorno dietro ad un pallone in un prato.
Ci sono dei pro e dei contro nel regalare, dopo le svariate richieste, ai nostri bambini lo smartphone:
Sicuramente i fattori positivi sono il possesso di uno strumento che può dare tante informazioni e accrescere il bagaglio culturale del bambino se usato nel modo corretto e stimolare anche la curiosità del proprietario tramite ricerche su internet, (eventualmente schermate da limitazioni introdotte dai genitori stessi, ad esempio divieti verbali o blocchi digitali di alcuni siti, ecc.), inoltre è uno strumento utile per monitorare i propri figli in tutto e per tutto, esistono infatti un sacco di app spia per geo-localizzare i telefoni, sia per reperire tutte le informazioni contenute all’interno (non tutte propriamente legali ma se teniamo conto del fatto che i figli sono sotto le nostre veci, non sarebbe poi così sbagliato farlo…).
Fra tutte le possibilità che ci danno gli smartphone, c’è anche quella, purtroppo, di reperire informazioni con contenuti non propriamente adatti a ragazzi di una certa età o anche quella di scambiarsi tra amici contenuti multimediali eticamente scorretti che poi vanno a trasformarsi in circostanze di bullismo, violenze fisiche o psicologiche fra i ragazzi.
Inoltre c’è anche la possibilità che questi ragazzi non riescano più a socializzare con gli altri e tendano a chiudersi sempre più in loro stessi ingobbendosi davanti ad un piccolo schermo, per diverse ore al giorno, tralasciando quelli che sono i veri valori della vita e perdendo un pò quella voglia di vivere, divertirsi e stimolare la fantasia tipica dei bambini.
Insomma, come diceva il saggio, l’equilibrio sta nel mezzo, quindi un abuso di questo oggetto è sicuramente poco produttivo o dannoso per i bambini.
Per evitare che questo accada è necessario imporre delle vere e proprie regole ai nostri figli:
Il numero delle ore di utilizzo a 2 al giorno, se non si viene ascoltati, proseguire con il sequestro dell’oggetto per le restanti ore della giornata senza farsi corrompere dai classici occhi da “cane bastonato”, ricordo a tal proposito che le regole e le punizioni per i nostri figli sono fatte esclusivamente per il loro bene, dargliela vinta sarebbe estremamente controproducente;
Il bambino all’amore per le attività all’aperto e per l’avventura nel mondo reale e non dietro uno schermo (questo è sicuramente il punto più importante);
L’età del primo telefonino, a meno che non sia estremamente necessario, dovrebbe arrivare il più tardi possibile. Diciamo che in linea di massima sarebbe appropriato attorno ai 13-14 anni di età anche per limitare i danni delle onde elettromagnetiche e delle radiazioni.
Evitare di regalare telefoni con tante funzioni e super potenti perché oltre all’inutile dispendio economico, (un bambino non avrà mai lo stesso rispetto dei soldi e degli oggetti propri di un adulto), potrebbero stimolare i ragazzi ad un utilizzo sfrenato dell’oggetto;
In conclusione, lo smartphone è un’arma a doppio taglio e come tale va utilizzata con intelligenza e criterio.
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