Che la temperatura in questi decenni si sia irrimediabilmente innailzana è prami un dato appurato, ma forse non tutti sono a conoscenza delle dinamiche naturali che causano questo spiacevole sbalzo termico.
La causa di tutto è l’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera, sostanza normalmente presente, ma non in tali percentuali.
Tutto questo porta al fenomeno dell’effetto serra e del consecutivo riscaldamento globale. Ma che conseguenza ha il caldo estremo sul pianeta terra?
Le conseguenze sono molteplici, solo che non tutte sono “famose” come altre. Adesso indaghiamo su alcune conseguenze non molto conosciute e sulle quali non ci si preoccupa.
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Conseguenze non note del caldo estremo
Anche se spesso si tende a minimizzare le cause che il riscaldamente globale può avere sulla vita di tutti i giorni, le conseguenze possono essere veramente gravi.
Ma forse la notizia più preoccupante di tutti è quella che proviene dall’Australia, la quale afferma che per via del caldo estremo gli alberi smettono di assorbire anidride carbonica e rilasciare ossigeno.
Bisogna però premettere che gli alberi affrontano un processo chimico chiamato fotosintesi clorofilliana, durante il quale (in presenza di luce), assorbono l’anidride carbonica e grazie alla mediazione di clorofilla converte sei molecole di CO2 e sei molecole d’H2O in una molecola di glucosio(C6H12O6), zucchero fondamentale per la vita della pianta.
Tutto ciò potrebbe portare con sé conseguenze pericolosissime, infatti un albero di media dimensione che si trova in città (quindi in un contesto di stress ambientale elevato) mediamente è in grado di assorbire tra 10 e 20 kg di CO2 all’anno.
L’University of Western Sydney’s Hawkesbury Institute for the Environment ed i suoi scienziati hanno affermato che l’estremo caldo incida in modo netto sulla capacità che gli alberi hanno di assorbire carbonio.
Ma perchè il caldo interrompe l’intero processo? Cosa accade agli alberi quando la temperatura aumenta?
Perchè gli alberi non assorbono l’anidride carbonica?
In una situazione di perfetta normalità l’albero assorbe l’anidride carbonica dall’atmosfera, così da far in modo (attraverso un procedimento chimico) di ricavare del glucosio per il suo sostentamento, rilasciando ossigeno come sottoprodotto.
Quindi si è creduto che gli alberi non riuscissero a sopravvivere senza che questo procedimento avvenisse per intero. In realtà lo studio australiano che ha esaminato degli alberi provenienti dalla foresta di Hawkesbury hanno scoperto che in casi eccezionali, di caldo estremo, le foglie sudano pur di sopravvivere.
Sostanzialmente smettono di catturare l’anidride carbonica, ma continuando ad espellere acqua.
Il Professor Mark Tjoelker, uno degli autori dello studio e ricercatore universitario in cui è stata compiuta la ricerca ha dichiarato: “Se le ondate di calore iniziano a verificarsi su grandi superficie chiaramente gli alberi e le foreste potrebbero assorbire meno carbonio.
Questo comporterebbe moltissimi problemi, specie in un momento delicato come quello in cui ci troviamo adesso.
Continua dicendo: “Non ha importanza se gli alberi sono stati coltivati in condizioni climatiche attuali o simulando l’aumento medio di 3°, in entrambi i casi hanno reagito allo stesso modo”.
Se tutto questo venisse accertato tutta la specie umana ed animale andrebbe incontro ad un problema irrisolvibile.
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