La scomparsa di un proprio caro non è mai un evento gradevole. Quando poi tocca pure fare i conti con le tasse, la cosa diventa un problema.
Ricevere una casa in eredità fa parte è una di quelle cose che colpisce per primi. Occorre anzitutto capire quale sarà la destinazione dell’immobile ereditato.
Riguardo le tasse da pagare, la questione va affrontata in due parti:
La prima è quella relativa alle imposte di successione degli immobili.
La seconda parte è quella dove si valutano le agevolazioni fiscali per l’eredità dell’immobile.
Occorre poi mettere in conto anche l’onorario del notaio, che sarà quanto mai indispensabile in questa fase, dato che occorrerà la proprietà nei registri immobiliari, e lo si può fare solo con un atto pubblico.
Indice dei Contenuti
Casa in eredità: La dichiarazione di successione
La dichiarazione di successione va presentata per via telematica da un commercialista o da un Caf (si può non avvalersi del notaio per questa fase).
L’agenzia delle entrate permette di pagare la tassa di successione autonomamente, tramite un software gratuito presente sul sito.
La tassa di successione va sempre effettuata nel caso in cui il valore dell’eredità superi i 100 mila euro, oppure comprenda beni immobili (appartamenti, negozi, terreni, ville, magazzini, garage etc.)
Nel caso in cui si rinunci all’eredità, non occorrerà presentare e pagare la dichiarazione di successione e relativa tassa.
Casa in eredità: Imposta di successione
È la prima tassa che andremo a pagare quando si ereditano i beni. Siano essi beni immobili o mobili.
Ci sono alcune franchigie che ci permettono di non pagare in determinate condizioni.
Se la casa appena ereditata finisce ad un coniuge, ai figli o ai propri genitori o ai propri nipoti, l’imposta di successione che andremo a pagare è del 4% calcolato sulla parte che supera il milione di euro. Ipotizzando di ereditare un immobile del valore di 1 milione e 200 mila euro, pagheremo il relativo 4% solo sui 200 mila euro. Altrimenti non si applica imposta di successione su questo immobile.
Nel caos in cui la casa passi ad un fratello o una sorella, la tassa passa dal 4% al 6% sulla parte che eccede i 100 mila euro.
Se la casa passa ad un parente fino al quarto grado, invece, si calcola il 6% sul valore intero dell’eredità.
Nel caso in cui l’immobile venga ceduto ad una persona completamente slegata da vincoli parentali, si calcola l’8% sull’intero valore dell’immobile.
Vi è una franchigia per gli eredi disabili, pari a 1 milione e 500 mila euro, che si applica sempre, a prescindere dal grado di parentela.
Casa in eredità: Tasse catastali
Oltre alle tasse legate all’eredità, occorrerà pagare le tasse catastali legate alla trascrizione della casa
L’imposta di ipoteca, tassa dovuta per tutte le formalità di trascrizione presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Vale il 2% del valore dell’immobile.
L’imposta catastale, ed è l’aliquota dell’1% sul valore delle quote degli immobili secondo il loro valore catastale.
Non dimenticate la possibilità di usufruire di agevolazioni fiscali sulla prima casa, chiamato anche “Bonus prima casa”.
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