Che sia per l’uso estivo o per l’uso invernale, il condizionatore fa ormai parte dell’arredo casalingo di sempre più italiani e il perché della scelta è facilmente intuibile se si pensa, in primis, alla sua versatilità nel cambio stagionale, e se si comparano i costi medi di questo tipo di dispositivo a soluzioni prettamente dedite al riscaldamento invernale, con prezzi molto più elevati.
Chi non ha grandi esigenze da soddisfare o enormi spazi da climatizzare, opta, dunque, generalmente per questo tipo di soluzione due in uno, che permette altresì di risparmiare sui costi.
I modelli di ultima generazione offrono dispositivi di climatizzazione sempre più innovativi, spinti verso un numero di prestazioni sempre più alto e verso soluzioni più compatte e unitarie, che sostituiscano i macchinosi ed invasivi predecessori che per lungo tempo si sono fatti spazio sul mercato del settore.
Ma esistono dunque dei dispositivi con queste caratteristiche? E come funzionano?
Andiamo a scoprirlo passo per passo.
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Di cosa si tratta?
Quando si parla di climatizzatori si tende ad associare ad essi la classica immagine delle tristi – ed ammettiamolo, anche esteticamente sgradevoli – unità condensanti esterne.
Fortunatamente il mercato ha fatto in questi anni passi da gigante nel settore, sicché i climatizzatori senza unità esterna sono, oggi, una realtà affermata e rappresentano una validissima alternativa ai già menzionati classici condizionatori.
Vi sono due principali tipologie di climatizzatori senza unità esterna, ovvero i climatizzatori fissi, che prevedono degli agganci al muro, e i climatizzatori portatili, facilmente trasportabili da un latro all’altro della casa.
Andando a sostituire, dunque, l’antiestetica macchina motore in un unico corpo con split interno e motore, questo tipo di climatizzatore lascia come tracce esterne (nel caso della tipologia ancorata al muro) solo due fori dal diametro di 16 cm, coperti da due griglie pieghevoli, la cui funzione è quella di evacuare il calore prodotto.
Si riuniscono, in tal modo, sia la parte evaporante che la parte condensante in un’unica struttura.
Nel caso dei climatizzatori fissi, i metodi di installazione del dispositivo non sono particolarmente complicati, e prevedono il posizionamento del climatizzatore dove più si preferisce: è sufficiente, infatti, per prima cosa fissare alla parete la staffa di supporto, data in dotazione insieme al condizionatore, ed in seguito praticare due fori del diametro di 16 cm alla parete con una carotatrice, facendo attenzione a diminuire la pressione in prossimità della parete esterna, in modo da evitare screpolature dell’intonaco.
All’interno dei fori andranno posizionate le griglie pieghevoli in dotazione, le quali dovranno essere inserite piegandole, in modo da passare all’interno del foro, ed una volta giunte all’esterno sarà necessario riportarle nella posizione aperta e tirarle nuovamente verso l’interno per coprire il foro e bloccarle alla parete.
È opportuno fare attenzione a seguire le indicazioni relative alle distanze minime dai muri perimetrali e dal soffitto, e scegliere delle postazione distanti dagli altri elettrodomestici casalinghi. L’installazione non prevede l’attuazione di opere murarie eccessivamente invasive, permettendo lo spostamento del climatizzatore in qualsiasi parte della casa in poche ma sostanziali mosse, qualora lo si volesse.
Generalmente le dimensioni di questi modelli risultano più grandi dei corpi interni di quelli classici, proprio perché integrano due funzionalità in un unico e compatto elettrodomestico; le dimensioni si aggirano in genere sui 90 cm di larghezza, 50 cm di altezza, e 23 cm di profondità.
Per quanto riguarda i condizionatori portatili privi di unità esterna, essi non presentano grosse differenze, se non per il design e per la possibilità di essere mobili e non ancorati al muro, perciò trasferibili da un ambiente all’altro più comodamente, risultando molto pratici grazie all’uso delle rotelline di cui sono dotati.
Queste tipologie portatili, inoltre, non necessitano di alcuna opera muraria ed offrono buone prestazioni, sebbene siano indicati prevalentemente per le piccole abitazioni o per gli uffici.
La convenienza di un corpo compatto
Scegliere dei climatizzatori senza unità esterna, porta tanti interessanti vantaggi con se.
Il primo fra tutti ha, ovviamente, a che fare con una questione estetica: le polverose unità esterne tendono infatti ad essere particolarmente ingombranti, difficili da gestire, invasive e decisamente antiestetiche; i modelli privi di unità esterna danno un taglio a tutto ciò, presentandosi – con un solo corpo interno –, molto più manovrabili, comodi e privi di impatto estetico, e risultando quasi invisibili all’utenza.
Non è da sottovalutare, la necessità di proteggere e rispettare l’estetica degli ambienti in cui si vive; si pensi, infatti, agli edifici storici e di pregio la cui facciata rimarrebbe, finalmente, intatta, grazie ai modelli senza unità esterna.
Questi tipi di climatizzatore hanno in genere un design molto minimal, adattandosi perfettamente a qualsiasi tipo di arredo, senza stonare.
Ma non si tratta di una questione di sola estetica: un climatizzatore privo di unità esterna consente innanzitutto, una praticità di applicazione e di installazione da non sottovalutare, potendo ancorare gli unici elementi esterni praticamente a qualsiasi tipo di parete, anche al vetro, diversamente dai tradizionali climatizzatori in cui bisogna tener conto anche del posizionamento dell’unità.
Inutile parlare, poi, della comodità di avere un dispositivo di raffreddamento e/o riscaldamento del tutto compatto, composto da un solo componente, il dispositivo stesso.
Da tenere in considerazione è anche il fatto che con questo tipo di sistema, è possibile evitare sia le emissioni sonore prodotte dai rumorosi ingranaggi, sia le emissioni di aria verso il suolo pubblico.
Dato il tipo di soluzione “tutto in uno”, i climatizzatori senza unità esterna tendono, però, generalmente ad essere più rumorosi all’interno, poiché prevedono la presenza del compressore. Tuttavia, i modelli di ultima generazione consentono livelli abbastanza alti di silenziosità, grazie all’impiego di tecnologie innovative e di materiali fonoassorbenti.
Costi dei climatizzatori senza unità esterna
I prezzi, ma soprattutto i consumi dei climatizzatori senza unità esterna, risultano largamente influenzati dalla tipologia di impianto, dal materiale, ma soprattutto dal tipo di classe energetica del prodotto e naturalmente anche dal brand a cui ci si affida.
I condizionatori portatili senza unità esterna sono una buona scelta per quanto riguarda questo fattore: il risparmio energetico è infatti alquanto alto con questa tipologia, specie se si sceglie un apparecchio di classe energetica di tipo A+, o ancora meglio di tipo A+++.
Anche per i climatizzatori fissi senza unità esterna i consumi non risultano molto elevati e si collocano sempre sotto la media del consumi generati dai condizionatori classici.
I prezzi per entrambe le tipologie oscillano tra i 500 e 2.000 euro ed i fattori più determinanti sono in genere le prestazioni ed il numero di vantaggi, che naturalmente aumentano per un prodotto più costoso.
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