
Quando la doccia può essere dannosa per la pelle - casalive.it
Quando la doccia diventa dannosa per la pelle: ecco i rischi che si corrono se non la si fa nel modo giusto. È importante saperlo.
Prendersi cura della propria pelle è essenziale per il benessere generale, e uno degli aspetti spesso trascurati nella routine quotidiana di igiene personale è la temperatura dell’acqua durante la doccia. Sebbene una doccia calda possa sembrare un modo piacevole per rilassarsi e recuperare energia, ci sono effetti collaterali importanti da considerare, in particolare quando l’acqua è troppo calda.
Gli effetti dell’acqua troppo calda sulla pelle
Quando parliamo di docce calde, è fondamentale capire che l’acqua calda può avere effetti dannosi sulla pelle. La temperatura ideale per una doccia dovrebbe aggirarsi tra i 25 e i 30 gradi Celsius. Temperature superiori a 35 gradi possono iniziare a danneggiare la pelle, poiché l’acqua calda rimuove gli oli naturali e l’umidità, creando una barriera protettiva essenziale per la salute dell’epidermide. Questo processo porta a una serie di conseguenze negative che interessano la salute della pelle.
L’esposizione prolungata all’acqua calda provoca la perdita di umidità e secchezza. La pelle, privata dei suoi oli naturali, diventa vulnerabile a irritazioni e pruriti.

La pelle può apparire ruvida e screpolata, poiché l’acqua calda distrugge la barriera cutanea. La mancanza di idratazione può portare a prurito persistente e a un eccesso di peeling. In risposta alla secchezza, le ghiandole sebacee possono aumentare la produzione di sebo, contribuendo all’insorgenza di acne, inclusa quella sulla schiena e sul torace.
Studi recenti pubblicati sul Journal of Clinical Medicine hanno dimostrato come l’acqua calda possa alterare la funzione della barriera cutanea, aumentando i valori di perdita di acqua transepidermica (TEWL) e modificando il pH della pelle. Questi cambiamenti possono compromettere ulteriormente la salute dell’epidermide, rendendola più suscettibile a infezioni e irritazioni.
Anche la durata della doccia calda gioca un ruolo cruciale. I dermatologi consigliano di limitare le docce a un massimo di 10-15 minuti. Tuttavia, molte persone tendono a prolungare il momento della doccia, specialmente dopo una giornata stressante. Questo comportamento, sebbene comprensibile, può avere conseguenze negative per la pelle. È importante considerare che più a lungo si rimane sotto l’acqua calda, maggiore sarà la perdita di umidità.
Quando evitare la doccia calda
Ci sono situazioni in cui è consigliabile evitare una doccia calda. Per esempio, le persone con pelle secca, eczema o altre condizioni cutanee sensibili dovrebbero prestare particolare attenzione. L’acqua calda può aggravare irritazioni e pruriti, riducendo ulteriormente l’idratazione della pelle. Inoltre, le persone con pressione alta o malattie cardiovascolari dovrebbero evitare temperature elevate, poiché l’acqua calda può aumentare la pressione sanguigna, creando potenziali rischi per la salute.
Non solo la pelle, ma anche i capelli possono risentire degli effetti negativi di una doccia troppo calda. L’acqua calda priva i capelli dei loro oli naturali, rendendoli fragili e suscettibili a rotture. Inoltre, può danneggiare le cuticole, lo strato esterno che protegge il capello, rendendoli ruvidi e crespi. Per chi ha i capelli tinti, la doccia calda può accelerare lo sbiadimento del colore, lasciando i capelli opachi e senza vita.
L’importanza dell’idratazione post-doccia non può essere sottovalutata. Indipendentemente dalla temperatura dell’acqua, è fondamentale idratare la pelle dopo la doccia. L’uso di lozioni o creme idratanti è essenziale, soprattutto se si è fatta una doccia calda. Questo passo aiuta a ripristinare l’umidità perduta e a rinforzare la barriera cutanea. Inoltre, è importante scegliere prodotti delicati, evitando saponi aggressivi e bagnoschiuma con profumi forti, che possono ulteriormente seccare la pelle.