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Ristrutturare per migliorare il risparmio energetico
A seguito di una ristrutturazione finalizzata al risparmio energetico, per usufruire dell’ecobonus è obbligatorio comunicare all’Enea tutti i dettagli. L’agenzia delle Entrate ha però chiarito cosa accade in caso di ritardo o mancato invio delle comunicazioni.
Dal 1° gennaio 2018, infatti, tutti i dati relativi alla ristrutturazione vanno trasmessi all’Enea, come i dati relativi agli intenti di recupero del patrimonio edilizio finalizzati al risparmio energetico, per i quali vale una detrazione irpef del 50%.
Vanno comunicate anche quelle relative all’acquisto di materiale elettrodomestico di classe A+ o superiori, che fanno parte della categoria dei bonus mobili.
Per legge, l’invio va effettuato entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori, o dalla data facente fede il collaudo. L’invio è possibile tramite un sito web dedicato.
Cosa accade però se dimentichiamo di comunicare il tutto all’Enea?
Con la risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019, l’Agenzia delle Entrate comunica che, in caso di tardivo o mancato adempimento, non vi è perdita del diritto alla detrazione, né vi sono sanzioni nel caso non si provveda ad inviare i dati.
I dati da comunicare all’Enea per ottenere l’Ecobonus
Una serie di lavori di ristrutturazione devono essere necessariamente comunicati all’Enea.
Si tratta di lavori finalizzati alla riduzione di dispersioni termiche, specie di pareti verticali, coperture varie e pavimenti.
Rientrano nella comunicazione anche la sostituzione di infissi, le installazioni di collettori solari (siano essi pannelli fotovoltaici che impianti o pannelli solari volti al riscaldamento di acqua), le sostituzioni di generatori di calore datate, a favore di pompe di calore moderne con caldaie a condensazione, pompe di calore varie a condensazione e climatizzatori.
Vanno comunicati anche i vari sistemi per il riscaldamento dell’acqua, sostituendo gli scaldacqua tradizionali con quelli a pompa di calore. L’installazione ed il collaudo di generatori di calore da biomasse, così come i sistemi di termo-regolarizzazione fanno parte degli elementi comunicabili all’Enea.
EcoBonus mobile
Fanno parte del cosiddetto “bonus mobile” tutti quegli apparati elettrodomestici dotati di classe energetica elevata (frigoriferi, mantenitori di temperatura, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, piani cottura termici e a induzione e forni) e che aiutano ad abbassare i consumi domestici.
Vanno collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio che abbia avuto inizio non prima del 1° gennaio 2017,
Il sito di Enea per richiedere l’Ecobonus
Il sito per inviare le comunicazioni è raggiungibile presso l’indirizzo https://bonuscasa2019.enea.it
Da qui si può trasmettere tutta la documentazione relativa agli interventi effettuati volti al risparmio energetico, così come gli eventuali collaudi e certificazioni.
Ricordiamo che la trasmissione dei documenti va effettuata entro 90 giorni dal termine dei lavori o dalla data di certificazione o del collaudo.
La data di fine dei lavori può essere anche quella indicata nella scheda di fine lavori che rilascia il tecnico, qualora non vi sia necessità di collaudo o certificazione.
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