Nel corso degli ultimi anni all’interno dei nostri bagni si è andata affermando sempre di più una soluzione suggestiva come quella rappresentata dai vetri del box doccia trasparenti. Una soluzione molto gradevole dal punto di vista estetico, che ha però un grave inconveniente: le formazioni di calcare sono visibili con estrema facilità. Tanto da spingere l’utenza a chiedere prodotti in grado di essere puliti con una certa facilità, proprio per evitare l’effetto inestetico che può conseguirne.
La soluzione migliore per non dover rinunciare al box doccia è comunque rappresentata dal trattamento anticalcare. Andiamo quindi a vedere di cosa si tratti.
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La soluzione? Il trattamento anticalcare
Cos’è il trattamento anticalcare? Si tratta di un procedimento basato su nanotecnologie che riescono infine a rendere idrorepellente la superficie del vetro. Il trattamento viene condotto tramite l’applicazione di una sorta di film protettivo ed è strutturato in modo da andare a compensare le porosità del vetro rendendolo infine più liscio, in modo che possa favorire la scivolosità, riducendo per tale via l’assorbimento di acqua mista a sapone e sporcizia.
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Proprio il fatto di essere basato su nanotecnologie, apre però un fronte sul lato della salute.
Se infatti esse consentono il raggiungimento di risultati di grande rilievo su qualsiasi tipo di materiale, occorre anche ricordare come siano state più volte messe sotto accusa, in quanto possono arrecare danni alla nostra salute.
I nanotrattamenti sono infatti condotti tramite utilizzazione di nanoparticelle, che sono in pratica degli organismi talmente piccoli da poter entrare all’interno del nostro organismo, procurando danni alla salute che possono anche essere di non modesta entità.
Un problema a lungo dibattuto dal mondo scientifico, che ha del resto potuto dimostrare come queste particelle riescano a trovare vie di accesso al nostro corpo attraverso i polmoni e l’intestino.
Non è invece ancora stato dimostrato che esse ci riescano addirittura bypassando la pelle, accettando comunque l’ipotesi che solo le particelle più piccole riescano a penetrare. Va anche ricordato come, almeno allo stato attuale, è impossibile stabilire il collegamento tra determinate patologie e nanoparticelle di qualsiasi genere.
Allo stesso tempo, va sottolineato come alcuni problemi di salute generici si possono ravvisare di solito a livello di sistema cardiopolmonare e intestinale.
In particolare il mondo scientifico pone un particolare accento sull’attenzione che occorre riservare alle particelle che abbiano una dimensione inferiore ai 5 micron.
Le possibili alternative
Naturalmente di fronte al problema rappresentato dalla nanoparticelle, si può pensare a praticare una strada diversa dal trattamento anticalcare, proprio per evitare rischi che non vale la pena di correre soltanto per accontentare un capriccio.
Tra le diverse alternative in grado di eliminare il problema del calcare in casa, ovvero non solo all’interno del box doccia, quella che riscuote maggiori consensi da parte di esperti e addetti ai lavori è senza dubbio l’utilizzo di un addolcitore, grazie al quale è possibile avere in casa acqua ripulita dal calcare.
Si tratta di una soluzione tale da comportare costi non proprio irrilevanti, ma anche in grado di eliminare in partenza le preoccupazioni che possono derivare dal ricorso al semplice trattamento anticalcare.
Per chi non abbia intenzione di spendere troppo e non voglia avere problemi con le nanotecnologie, va infine ricordata una ulteriore alternativa, quella rappresentata da prodotti spray i quali possono dare vita a discreti risultati, andando ad emulare almeno in parte i risultati che sono tipici del trattamento anticalcare, comportando però costi decisamente inferiori.
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