Nel mercato della telefonia, sono all’ordine del giorno le problematiche relative alle proposte commerciali ingannevoli.
Soprattutto per quanto riguarda la fibra ottica, sono all’ordine del giorno le pubblicità che propongono la fibra ottica 1 Gigabit, anche quando la tecnologia GPON non raggiunge l’abitazione o l’ufficio.
Abbiamo quindi chiesto a Luca Gilardi di Anstel, https://www.anstel.it/ , quali caratteristiche deve avere un’offerta fibra ottica vantaggiosa, sia per il segmento business che per quello residenziale:
“Innanzitutto quello che abbiamo imparato in 16 anni di consulenza alle aziende, è che una buona offerta è chiara e specifica nel dettaglio tutte le caratteristiche tecniche e i servizi che offre.
Questo significa che se la fibra ottica proposta è una FTTS (Fiber To The Street) che arriva solo fino alla strada, non potremo mai avere la qualità della fibra ottica 1 Gigabit, che è la fibra ottica “pura” che arriva sino al modem direttamente in casa (Fiber To The Home).
Ora è molto probabile che anche con la fibra FTTS (ibrida in fibra + rame) avremo un valido servizio, più che sufficiente per un utilizzo domestico o per una piccola impresa, ma l’importante è essere consapevoli del servizio di cui si sta per usufruire.
Per questo consigliamo sempre di leggere attentamente i contratti dove vengono riportati i bollini semaforici dell’Agcom che ci aiutano a distinguere la tecnologia “R” rossa in Rame o via onde radio, in FR gialla cioè tramite Fibra-Rame o Fibra-Radio e F verde in fibra ultraveloce.
Saper riconoscere e identificare queste diciture è il primo passo per mettersi al sicuro dalle ambiguità, per questo vi invitiamo ad evitare di sottoscrivere i contratti telefonicamente e/o nei supermercati”.
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Copertura Fibra Ottica: la dicitura imprecisa “fibra fino a”
Sono diversi i test online di velocità download/upload internet che ci permettono di verificare esattamente quale tecnologia e quale tipologia di connessione internet raggiunge il nostro ufficio o la nostra casa. È importante però utilizzare sempre servizi ufficiali che forniscano risultati chiari e trasparenti.
Quindi, ad esempio, leggere diciture come “fibra fino a” è fuorviante e significa che potenzialmente puoi avere a disposizione “la fibra ottica fino a 1 Gigabit”, ma che non c’è nessuna assicurazione che navigherai realmente a quella velocità. Sono dei dettagli che nella pratica possono creare disagi non indifferenti ai malcapitati clienti disinformati.
La fibra ottica pura arriva infatti sino al nostro ufficio o alla nostra abitazione, a differenza di quella mista rame FTTS che arriva al cabinet stradale, e questo comporta una minore dispersione del segnale con riduzione della latenza e dei rallentamenti.
Se per alcuni queste sono sottigliezze, in realtà per chi utilizza piattaforme di gaming online o fa largo uso di gadget hi-tech è indispensabile avere una connessione internet performante e stabile.
Le tutele del Garante e la banda minima garantita
Per questo il Garante vigilia sempre sulle tariffe fibra ottica proposte dai provider, assicurandosi che utilizzino le diciture correttamente e non creino confusione, posto che anche i bollini vanno utilizzati indicando la tecnologia minima garantita. Non ha senso infatti cercare di strappare i contratti e giocare sulla scarsa informazione di chi sta firmando il contratto.
Non bisogna infatti ritenere attendibili le velocità ipotetiche stimate, ma assicurarsene.
Per questo ad esempio nel segmento small di Fastweb, dedicato ai professionisti in Partita IVA, oltre ai test della copertura avviene anche un pre-collaudo tecnico di verifica che accerta la velocità dell’utenza che si andrà ad attivare.
Questo vuol dire che nel contratto avremo ben specificata la banda minima garantita dall’operatore: certificata dal tecnico che ha effettuato la pre-verifica di installazione fibra ottica.