Al momento di arredare le case moderne e contemporanee si scopre oggi che una nuova filosofia dell’abitare e una nuova concezione degli ambienti e degli spazi domestici hanno rivoluzionato anche i principi secondo i quali comporre la camera da letto.
È un ripensamento organizzativo che si è reso necessario perché anche questo ambiente ha assunto caratteristiche di maggiore polifunzionalità dettate purtroppo da mutate esigenze per chi ha dovuto convivere o ancora porta avanti un regime di smart working.
È così sorta la necessità di razionalizzare ed ottimizzare i metri quadrati a disposizione per risolvere problemi di spazio e connessi con il disordine, ed il letto con box contenitore già molto in auge è diventato una scelta praticamente obbligata.
In questo nostro articolo vogliamo parlare delle sue caratteristiche, delle diverse tipologie oggi disponibili sul mercato ma soprattutto dei concreti vantaggi che esso apporta nell’ottica generale della camera da letto, e per avere le idee più chiare sull’argomento ci siamo avvalsi della collaborazione di Tolomello Mobili, uno showroom che espone i più prestigiosi marchi di arredamento a Napoli e che dedica ampio spazio proprio alla composizione della zona notte.
I consulenti di arredo di questa azienda hanno saputo chiarirci alcuni aspetti dei quali non eravamo a conoscenza e ci hanno svelato dei trucchi del mestiere per ottenere il massimo dalla scelta di un letto con box contenitore.
Indice dei Contenuti
Il letto con box contenitore: la struttura
A differenza dei letti di tipo tradizionale sospesi sui quattro piedi a vista, ma anche se paragonati con le più recenti evoluzioni che permettono al letto di apparire “sospeso” nell’aria grazie a sofisticate soluzioni di design e di ingegneria applicata all’arredamento, il letto con box contenitore ha la caratteristica di un generoso giroletto che arriva fino al pavimento e che occulta sotto la rete ed il materasso un capiente vano che può essere sfruttato per riporvi praticamente di tutto.
Torna particolarmente utile, come evidente, per nascondere alla vista ed in modo smart tutto ciò di cui non si ha bisogno ogni giorno.
Letto con box contenitore: i possibili usi
Basta rifletterci qualche istante: se non hai una camera da letto di dimensioni generose e nemmeno un armadio oversize, dove custodisci durante l’estate coperte, piumoni e trapunte?
Questa motivazione sarebbe da sola sufficiente a giustificarne l’acquisto, o per lo meno a prenderlo in seria considerazione! Non è questa però la sola praticità di un letto contenitore, perché un discorso del tutto similare può valere anche a stagioni invertite e persino durante tutto l’anno, se hai delle grosse scatole o delle attrezzature ingombranti che non usi ogni giorno e che ti servono solo in poche selezionate circostanze.
Il capiente vano del quale ti attrezzerai diventerà per te un comodo deposito, non certo la soluzione definitiva e radicale ad ogni problema di spazio, ma sarà senza dubbio un validissimo aiuto.
Letto con box contenitore: tutti i suoi vantaggi
Abbiamo così appurato che se armadi e cassettiere che arredano la tua camera da letto non sono sufficienti, il vano aggiuntivo ricavato dallo spazio inutilizzato sotto il materasso offre innegabili vantaggi di tipo organizzativo.
Osservare di persona la capienza del vano all’interno di un negozio specializzato in arredamenti è la tattica migliore per comprendere i benefici che questo, soprattutto se ricavato con criteri che ne accrescono il volume come un’altezza consistente, può apportare alla tua gestione degli spazi: in definitiva si tratta di un arredo che accresce al massimo la funzionalità della camera da letto, ma che in più grazie alle soluzioni di design in continua evoluzione permette di non penalizzare l’aspetto estetico complessivo nonostante la sua inevitabile maggiore imponenza.
Il letto con box contenitore: come sceglierlo
È chiaro che l’acquisto di un nuovo letto per la camera matrimoniale costituisce una fase decisiva nella definizione dello stile della camera stessa, e deve essere ponderato in tutti i suoi pro e i suoi contro perché è un arredo destinato non solo a favorire il tuo migliore riposo, ma anche a garantirti durata negli anni, per cui deve essere robusto e resistente ma anche di facile manutenzione.
Particolare attenzione va anche dedicata alla scelta del materasso, ci sembra ovvio, e tra le tante opzioni in commercio devi sicuramente valutare quella dei materassi in lattice.
Per i letti di tipo tradizionale tali fattori possono essere valutati con maggiore facilità, ma un letto con box contenitore per sua natura è sottoposto a maggiori sollecitazioni e devono essere analizzati attentamente tutti i parametri di solidità, qualità degli assemblaggi e qualità dei materiali connessi con il meccanismo di apertura e chiusura.
Sotto questo aspetto è molto interessante sottolineare che, oltre al tradizionale meccanismo di sollevamento che porta la rete in posizione obliqua per accedere al vano sottostante, esistono delle recentissime evoluzioni pensate per facilitare la vita e rendere ogni operazione più agevole.
Parliamo di quei sistemi che sollevano la rete parallelamente al letto e poi addirittura la fanno traslare, con il duplice risultato di favorire tutte le operazioni di pulizia del vano e l’accesso allo stesso ma anche di rendere più confortevole e meno faticoso il cambio della biancheria da letto perché non ci si deve chinare.
Se vogliamo dirla tutta, infatti, un piccolo inconveniente dei letti con box contenitore è rappresentato dalla necessità di pulire con una certa costanza e periodicità il vano dove può accumularsi della polvere, il che potrebbe favorire la proliferazione dei temuti acari; va inoltre stabilito a priori se si preferisce un giroletto in legno o altri materiali affini, di più semplice manutenzione e pulizia, oppure uno in tessuto sfoderabile che avrà bisogno anch’esso di periodici interventi per il suo lavaggio.
Un suggerimento conclusivo che ci sembra doveroso è legato alla valutazione da compiere di persona in uno spazio espositivo di arredamenti, testando diversi modelli di letto anche in riferimento alla loro altezza e valutando la capienza del vano contenitore, anche sollevandolo e riabbassandolo da sé per avere un’idea più precisa dello sforzo necessario.