Iceland Supermarket sarà plastic free entro il 2023

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iceland

La prima catena di supermercati britannica a eliminare l’olio di palma dai loro prodotti

Iceland, specializzata in prodotti surgelati, ha annunciato che eliminerà entro l’anno l’olio di palma da tutti i loro prodotti. E’ la prima catena britannica di supermercati ad aver preso questa decisione, e il grasso tropicale verrà rimosso da 130 prodotti, pari al 10% dei prodotti con il loro marchio, per una quantità di oltre 500 tonnellate l’anno.

Oltre a ciò, hanno un altro obiettivo: confezionare i prodotti solo con carta, cartone e altri imballaggi eco-sostenibili entro il 2023, pari a un milione di tonnellate all’anno di plastica ridotta solo per i punti vendita del regno unito.

Secondo un sondaggio eseguito dal gruppo, il 91% dei consumatori sarebbe disposto a consigliare familiari e amici ad acquistare presso i negozi plastic-free.

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Iceland e le ragioni per la rimozione dell’olio di palma

Lo scorso novembre l’amministratore delegato di Iceland Richard Walker ha visitato il Borneo per verificare l’impatto della deforestazione, e ha dichiarato:

Finché lceland non può garantire che l’olio di palma non stia causando la distruzione della foresta pluviale, diciamo semplicemente no all’olio di palma. Non crediamo che sul mercato di massa esista qualcosa come un olio di palma ‘sostenibile’, che sia verificabile”.

Sul proprio sito Iceland ricorda che l’olio di palma è tra le principali cause di deforestazione al mondo, rappresentando una minaccia significative per molte specie in via di estinzione.

Sulle confezioni dei loro prodotti sarà apposto un adesivo con il muso di un orangotango e la scritta “No Palm Oil”, sostituendo il grasso tropicali con altri oli che non contribuiscono alla deforestazione senza modificare il gusto e il prezzo dei prodotti. John Sauven, direttore di Greenpeace UK, ha definito la decisione di Iceland come “una risposta diretta al fallimento dell’industria dell’olio di palma nel rivedere i propri comportamenti”.

I motivi per l’imballaggio plastic-free

Richard Walker spiega in un post sul blog aziendale le motivazioni dell’impegno del gruppo per la sostituzione delle materie plastiche dai loro imballaggi: “Ogni minuto scarichiamo negli oceani un tir di plastica (12 milioni di tonnellate l’anno è la stima di Greenpeace). Una pura follia, che deve essere fermata”.

La sfida dei supermercati, che hanno lanciato sui social una campagna contraddistinta dall’hashtag #TooCoolForPlastic, è quella di sostituire tutta questa plastica (circa 1 milione di tonnellate l’anno per i punti vendita nel Regno Unito) con nuovi materiali sostenibili, dalla carta alle tecnologie più recenti disponibili.

Non solo l’impegno verso l’ambiente, ma anche i numeri e il marketing sostengono la scelta di Iceland. Lo stesso sondaggio che conferma il supporti dei consumatori segnala che anche il 68% dei consumatori pensa che anche altri supermercati dovrebbero emulare questo piano.

In questo momento di cambiamento anche il primo ministro britannico Theresa May rilancia l’impegno: evitare l’uso della plastica in tutta la Gran Bretagna entro i prossimi 25 anni, e spinge i supermercati a introdurre reparti dedicati ai prodotti plastic free, dichiarando:

“L’inquinamento da plastica è uno dei grandi flagelli ambientali del nostro tempo” ha dichiarato la May in occasione dell’annuncio dedicata all’iniziativa plastic free. Secondo i dati dell’associazione di produttori di materie plastiche Plastic Europe, il Regno Unito utilizza 3,7 milioni di tonnellate di plastica ogni anno. Una quantità difficile da trattare soprattutto ora che la Cina ha imposto uno stop all’importazione dei rifiuti plastici”.

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