L’IMU si paga per la prima casa? Davvero? Il titolo non fornisce un’informazione errata al lettore: nel 2014, un decreto amministrativo del Governo consentì l’abolizione della tassa nazionale sugli immobili, abbreviata successivamente in IMU, nei confronti della propria prima abitazione.
Quest’articolo intende approfondire ed indagare sull’effettivo pagamento della tassa sulla prima casa: è importante, inanzitutto, chiarire il concetto di “prima casa” al fine di non confonderla con quello di “abitazione principale”; scenderemo, dunque, nei dettagli più intricati della giurisdizione italiana circa il mercato immobiliare e le proprietà private, ma passiamo subito al dunque.
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I concetti separati di prima casa e abitazione principale
Con “prima casa”, nelle normative giuridiche della fattispecie, s’indica la prima abitazione posta nel comune in cui è stato effettuato l’acquisto dello stesso immobile: in termini concreti, si parla della prima abitazione di proprietà di un civile – ciò significa che qualsiasi immobile acquistato successivamente alla prima casa diviene seconda, terza, quarta casa e via dicendo.
A questi ultimi immobili non vengono applicate le agevolazioni relative alla prima casa. Tuttavia, anche la classificazione delle prime case è dotata di una certa regolamentazione: le restrizioni, infatti, riguardano le abitazioni che non sono di lusso, e cioè al di sotto di un certo valore complessivo nel mercato immobiliare. Inoltre, il civile non deve possedere ulteriori proprietà immobiliari in tutto il territorio nazionale, al di là del comune in qui giace la prima casa, fin tanto che questi immobili sono stati acquistati impiegando le agevolazioni della prima casa previste dallo Stato italiano.
E’ piuttosto solito, per gli acquirenti, cadere in un “inciucio burocratico”: se l’acquirente non dichiara il trasferimento della precedente residenza, e di conseguenza pecca di segnalare i nuovi stati delle proprietà immobiliare di cui è il possessore, entro 18 mesi lavorativi, non potrà comunque essere agevolato dalla Legge.
In conclusione, il concetto di prima casa implica tutte queste casistiche particolari ed è esente dal pagamento dell’IMU, motivo per cui è possibile dare una risposta definitiva alla domanda che ci siamo posti nella prefazione dell’articolo: no, la tassa dell’IMU non si paga per la prima casa.
Chi paga, dunque, l’IMU?
Ricordiamo ai lettori che con IMU si intende l’Imposta Municipale Propria, e come abbiamo precedentemente affermato nell’ultimo paragrafo, il pagamento di questa tassa è precluso dal possesso di una singola abitazione; ma allora, chi è che paga l’IMU? E’ importante fare chiarezza sulla questione, in quanto è un ambiente saturo di ambiguità e denso di imprecisioni.
Difatti, l’esenzione dal pagamento dell’IMU non è relativa unicamente alla prima casa, ma – per via della Legge Italiana – anche alle sue pertinenze, per un massimo di tre categorie catastali ammesse, ognuna delle quali comprende certi immobili.
In particolare, le categorie catastali ammesse come pertinenze dell’abitazione principale in merito all’esenzione del pagamento della tassa, sono la C/2, ovvero magazzini, soffitte, locali, depositi, cantine e via dicendo, poi la C/6, che include, grosso modo, box e autorimesse, e, infine, la C/7, che riguarda le tettoie, chiuse o aperte che siano.
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