Avere il compito di gestire una casa in affitto non è sempre facile, spesso si incorre in problemi logistici difficili da gestire che fanno drizzare i peli e rimpiangere la scelta che si è fatta in precedenza. Infatti non è affatto semplice avere a che fare con degli inquilini, specialmente se essi sono morosi e non rispetta le scritture del contratto.
Tutti i coloro che hanno una casa in affitto conoscono senza alcun dubbio le leggi che subentrano subito dopo aver firmato il contratto. Una delle leggi, sicuramente la più antipatica, consiste nel fatto che il locatore deve pagare le tasse anche se l’inquilino dovesse smettere di pagare la rata mensile, in quanto vengono denunciati nella dichiarazione dei redditi.
Senza alcun dubbio l’apporto di questa nuova legga garantisce migliori opportunità di equità e garantisce, per quanto si possa garantire in una situazione del genere, maggiore giustizia.
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Come fare a non pagare le tasse se l’inquilino è moroso?
Mi dispiace smorzare gli entusiasmi, ma a tal proposito c’è davvero poco da fare, se non quella di avviare una pratica di sfratto, ma la procedura sarà lunga ed insidiosa e solo quando un giudice si pronuncerà favorevole allo sgombro dell’inquilino sarete liberi di smettere di denunciare nella dichiarazione dei redditi tale ingresso finanziario.
Quindi oltre ad essere una pratica che vi prenderà molto tempo, essa sarà anche molto dispendiosa.. Per questo la domanda più ricorrente sorge spontanea “il gioco vale la candela?”, la risposta negativa viene di conseguenza.
L’ultima ancora di sicurezza che ci rimane è stata introdotta da poco, infatti un piccolo cambiamento viene introdotto dallo stato con l’emanazione del Decreto Crescita, che autorizza a non dichiarare il guadagno della locazione nel momento in cui viene emanato emanato lo sfratto a causa della morosità.
E’ fondamentale però sottoscrivere una clausola nel contratto, che viene definita clausola risolutiva espressa, un esempio potrebbe essere: «Il presente contratto si intende automaticamente risolto in caso di mancato pagamento di almeno due rate consecutive».
Come comportarsi se l’inquilino non paga l’affitto?
In situazione del genere non si sa mai quale sia esattamente il modo migliore di agire, avere un comportamento appropriato in situazioni del genere è importantissimo.
Per iniziare non bisogno allarmarsi precocemente, ad esempio se l’inquilino dovesse mancare una mensilità è buon costume concedergli l’opportunità di risanare i propri debiti.
Questo perchè avviare una procedura legale di sfratto occupa molto tempo e soprattutto il lavoro di molti specialisti, quindi è bene essere certi prima di avviare un iter che potrebbe essere non necessario.
Se in vostro inquilino continua a rifiutarsi di pagare e quindi vi ritrovate con le spalle al muro per il secondo mese consecutivo, sarete costretti ad avviare senza alcun indugio la lettera scritta dagli avvocati che inviteranno l’inquilino a lasciare l’abitazione locata entro un mese.
In ogni caso è sempre meglio chiede informazioni ed affidarsi ad un esperto che potrà indicarvi la strada migliore per risolvere i vostri problemi, senza dover necessariamente ricorrere ad un’azione legale.
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