Una delle cose che richiedono puntualità, più dei treni, è la rata del mutuo, o meglio dei finanziamenti.
Il pagamento delle rate entro le scadenze è una delle condizioni principali per non incappare in sanzioni e estensioni nel tempo del finanziamento.
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Ritardare o saltare la rata del mutuo
Cosa accade, però, se, per cause di forza maggiore, avessi la necessità di saltare o ritardare il pagamento di una rata del finanziamento?
Le conseguenze possono essere le più disparate, dal semplice spostamento della rata al pagamento di sanzioni o anche peggio.
Un cliente può essere definito moroso quando la rata viene pagata, in ritardo, dopo il 30° giorno oltre la scadenza, ed entro il 180° giorno oltre la scadenza della rata.
Una volta definito moroso, il cliente debitore sarà tenuto a pagare gli interessi di mora relativi alla rata, ovvero un pagamento maggiorato della rata stessa che va dal 2% al 4%.
In caso di mancato pagamento superato il 180° giorno dalla data di scadenza della rata, la banca può chiedere una risoluzione (chiusura) del contratto.
In caso di rescissione del contratto, il cliente sarà tenuto a restituire l’importo rimanente del debito. Come spesso accade, specie nei mutui, il cliente non è solitamente in grado di sostenere tale spesa, e si procede quindi alla richiesta di pignoramento del bene (in genere immobile) in questione.
Il Consiglio dei Ministri, tuttavia, ha di recente rivisto la normativa relativa ai mutui e ai pignoramenti, una manovra volta ad aumentare le tutele dei consumatori.
Un ulteriore fattore negativo legato al mancato pagamento delle rate, consiste nella trascrizione del proprio nominativo nella Centrale dei Rischi, che viene gestita dalla Banca d’Italia.
Un sistema informativo sul credito che permette agli operatori privati di conoscere gli inadempimenti di un individuo, al fine di valutare le concessioni di credito o meno.
Essere inadempienti più volte o per molto tempo, quindi, significa vedersi certamente negati i mutui in futuro.
Quindi, a chi rivolgersi nel caso occorra rinviare il pagamento di una rata?
Ovviamente il primo contatto da effettuare è quello dell’intermediario.
La banca spesso permette di rifinanziare il credito, parzialmente o totalmente, o permette di modificare le condizioni del contratto in vigore, magari estendendone la durata.
È altresì possibile chiedere la sospensione temporanea per brevi periodi del finanziamento, così come è anche possibile chiedere il trasferimento del proprio debito presso un altro intermediario, secondo quanto descritto nel Decreto Bersani del 2007.
Rata del mutuo troppo alta
Esiste anche la possibilità di richiedere la sospensione del mutuo qualora la rata di questi sia eccessivamente elevata.
È possibile, per le famiglie che si trovano in condizioni economiche di disagio, richiedere una sospensione del mutuo per un periodo massimo di 12 mesi.
Attenzione però, nonostante la sospensione sia in atto, occorre comunque corrispondere il valore rispettivo degli interessi della rata, pena l’applicazione, da parte dell’istituto bancario, di interessi di mora.
Vale la pena ricordare, inoltre, che esistono dei fondi pubblici a sostegno di coloro che sono vittime di usura, e un fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui.
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