L’Iran è uno Stato dell’Asia situato all’estremità orientale del Medio Oriente. È noto, così come i suoi paesi limitrofi, per essere caratterizzato da un clima desertico. In realtà da qualche anno a questa parte la cosa è diventata ingestibile, la siccità ha preso il sopravvento con conseguenze terribili per il territorio e per la gente che ci abita.
In particolar modo nella zona di Teheran, ossia della capitale dell’Iran, si stanno creando voragini e spaccature nel terreno di dimensioni incredibili. Sono appunto dovute a questo problema grave di siccità, aggravato dal continuo pompaggio di acque sotterranee e dal terreno esausto da ormai 30 anni, sono addirittura osservabili dall’alto e sembra che stiano per inghiottire l’area di Teheran.
Gli esperti denominato questo fenomeno come “Subsidienza” del terreno, è un fenomeno distruttivo e il suo impatto potrebbe non essere immediatamente percepito come un terremoto ma può gradualmente provocare cambiamenti distruttivi nel tempo.
Le autorità iraniane dichiarano di aver misurato una subsidenza annuale di 22cm nei pressi della capitale, mentre un tasso normale sarebbe di soli 3cm all’anno, per una media totale di 25cm all’anno, (a questo proposito si consideri che per un paese Europeo, una subsidienza di 4mm all’anno è considerata grave!).
E in altre parti del Paese sono stati registrati numeri persino più alti! Nell’Iran occidentale si sono formate voragini profonde fino a 60 metri.
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Dove possono presentarsi le voragini?
Queste voragini infatti possono presentarsi ad esempio nei terreni agrari bloccando ogni possibile aspettativa di lavoro oppure possono presentarsi in ambito urbano con conseguenze molto gravi, come ad esempio la frattura dei condotti principali di acqua e gas o far crollare abitazioni e palazzi.
Teheran è cresciuta rapidamente negli ultimi 100 anni fino a diventare una città di 13 milioni di abitanti nella sua area metropolitana.
Tutte queste persone hanno creato un’enorme pressione sulle risorse idriche di un altopiano semi-arido in un Paese che ha ricevuto solo 171mm di pioggia lo scorso anno, per questo motivo ora anche le falde sono piene di acqua salmastra o salata direttamente.
Il suolo superficiale contiene acqua e aria, quando si preleva acqua dal sottosuolo, si crea un certo spazio vuoto nel suolo, questo, gradualmente, interagendo con la pressione proveniente dall’alto fa sì che le particelle di suolo restino unite e porta allo sprofondamento del suolo e alla formazione di fratture.
l’Iran ha vissuto la siccità più grave e prolungata in oltre 30 anni, secondo la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite.
L’Organizzazione Meteorologica dell’Iran stima che il 97% del Paese abbia affrontato la siccità.
La colpa è da attribuire in realtà anche ad una cattiva gestione delle risorse idriche, si conta infatti che circa il 90% delle risorse siano utilizzate in ambito agricolo.
Da cosa deriva la crisi della siccità in Iran?
La crisi deriva da decenni di sanzioni e cattiva amministrazione politica che probabilmente renderà molto difficile alleviare la crisi emergente prima che provochi danni duraturi al Paese.
Anche il governo ha attuato un controllo molto severo sui pozzi illegali presenti sul territorio e sui sistemi che stressano ancora di più il terreno.
Per adesso non esiste una soluzione al problema anche se si stava pensando di utilizzare dei depuratori di acqua marina.
I costi sarebbero però molto elevati e le rese abbastanza basse.
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