Quando ci si approccia ad una nuova malattia della quale si hanno poche informazioni e scarsissime conoscenza è sempre consigliato documentarsi a 360 gradi, in modo tale da non lasciarsi intimidire e soprattutto scoraggiare dalle conseguenze che la malattia stessa causerà.
Per questo motivo in questo articolo viene spiegata e esposta nel modo più comprensibile e chiaro tutto ciò che la medicina moderna conosce riguardo la sindrome della bocca urente. Capiremo insieme quanto questa sindrome possa essere fastidiosa, da cosa è causata e come si può curare.
Indice dei Contenuti
Cos’è la sindrome della bocca urente?
La sindrome della bocca urente, come ci suggerisce il nome stesso, consiste nella percezione del paziente di bruciore sparso per l’intera mucosa all’interno della bocca; senza che però siano presenti lesioni, quanto meno visibili.
Gli studiosi e ricercatori non sono ancora in grado di definire con certezza quali possano essere le cause ma imputano ad alcuni squilibri neuropatologici, i quali hanno come conseguenza la comparsa di questa sindrome.
Il trigemino o fibre trigeminali sono particolarmente interessati con la presenza e la comparsa di questa sindrome, causando alterazioni al gusto ed al controllo del dolore. Dai dati raccolti si evince che questa patologia si sviluppa prevalentemente sulla donna in età avanzata e post menopausa.
La sindrome può presentarsi improvvisamente, quindi senza dare alcun tipo di preavviso e senza alcun tipo di sintomo precedente; oppure essere graduale ed accentuare i sintomi durante un percorso più o meno lungo.
Il che implica, purtroppo, che non sempre si riesce ad intervenire prima che essa diventi cronica.
Sintomi, sintomi ed informazioni utili
Quali sono i primi sintomi? Di solito i primi sintomi e senza dubbio anche i più comuni sono un fastidioso sapore amaro o metallico in bocca e sensazione di secchezza, ed ovviamente bruciore a bocca e lingua.
Tutto ciò può recarsi molto fastidio al soggetto malato che inizierà a provare dolore e disagio durante i pasti e nella quotidianità giornaliere. Si noterà anche un ipersensibilità al caldo, senza alcuna particolare causa, come ad esempio potrebbe essere una microlesione.
Purtroppo ancora non ci sono cure che eliminano completamente questi spiacevoli e fastidiosi sintomi, ma esistono dei piccoli trucchi per limitare il bruciore e le sensazioni di disagio causate da questa sindrome.
Si consiglia di mantenere sempre le mucose molto umide, bevendo spesso acqua; ed evitare assolutamente tutto ciò che può irritare la bocca, come cibi piccanti o particolarmente acidi.
Se la sindrome dovesse diventare cronica ci sono alcune terapie farmacologiche, che però non garantiscono una guarigione completa, ma bensì una diminuzione del dolore. Per questa terapia si usano farmaci della famiglia TCA e antinevralgici del trigemino.
Diagnosticare questa sindrome non è affatto facile, infatti ha di bisogno di scrupolosissime indagini e moltissime analisi.
Questo perchè bisogna gradualmente escludere l’interessamente del cavo orale e di infezioni che potrebbero causare dei sintomi simili.
Solo una volta conclusa l’indagine e solo se vi si è trovata una causa scatenante si può ricorrere alla prescrizione di una terapia farmacologica.
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